La compagnia del Teatro dello Zircone nacque a Biella nel 1997 da una serie di laboratori teatrali dopo i quali i partecipanti coltivavano il desiderio di calcare concretamente le scene.
Una parte degli attori del Teatro dello Zircone vantava comunque già un'esperienza decennale grazie alla collaborazione con gli Amici del Teatro di Sordevolo che iniziarono la loro esperienza teatrale con "Sarto per signora" di Feydeau nel 1987.
Il debutto avvenne a Biella nel 1998 al Teatro Sociale Villani con "Confusioni" di Alan Ayckbourn (regia Massimiliano Gaggino) in occasione della manifestazione organizzata annualmente dal Comune, "Biellesi in scena". La stessa opera venne poi replicata tre volte con un totale di oltre 1200 presenze. Nello stesso anno il Teatro dello Zircone organizzò uno spettacolo di cabaret e numeri di prestigio che venne proposto durante l'estate in varie manifestazioni.
Nel 1999 il Teatro dello Zircone è stato invitato dal Comune di Savagnasco ad organizzare una serata in occasione della festa estiva del paese, denominata poi "Savagnascando", dove sono stati proposti altri numeri di cabaret e di teatro da strada, dietro la direzione artistica di Valeria Cazzulani".
Sempre nel 1999, per la regia di Guido Galassi, il Teatro dello Zircone ha proposto una pièce inedita in collaborazione con l'Associazione Ezio Greggio per la raccolta di fondi per i bambini nati prematuri.
Seguono collaborazioni con l'arpista Eleonora Perolini in occasione della Traviata e di un concerto con l'orchestra sinfonica di Milano diretta da Marlene Kessic.
Nel dicembre del 1999 il Teatro dello Zircone collabora ancora con Valeria Cazzulani per la messa in scena di "Canto di Natale" di Charles Dickens.
Nello stesso periodo esce, in collaborazione con gli Amici del Teatro di Sordevolo, "Niente da dichiarare?" di Charles Maurice Hennequin e Pierre Veber (regia di Massimiliano Gaggino e Celestino Fogliano), in occasione della seconda edizione di "Biellesi in scena".
Il debutto richiama oltre 500 persone al teatro Sociale Villani e la critica reagisce favorevolmente, tanto da indurre la compagnia a replicare fino all'aprile 2000.
Nell'estate dello stesso anno numerosi attori del Teatro dello Zircone partecipano con parti di rilievo alla rappresentazione della Passione di Cristo di Sordevolo.
Ancora nel 2000 il Teatro dello Zircone partecipa al laboratorio di Animazione Teatrale alla Scuola di Teatro "Gian Renzo Morteo" dell'associazione Tam Tam di Vercelli con Mario Sgotto (co-fondatore della Banda Osiris), Giovanni Moretti (attore docente ordinario di Storia del teatro all'università di Torino), Alessandro Piron (Mimo e cabarettista, perfezionato con Lindsay Kemp). In questa occasione viene allestito lo spettacolo di piazza "Cantieri Teatrali".
Giungiamo al 2001, anno che vede la compagnia fare un ulteriore salto di qualità portando in scena un vecchio pallino, "La cage aux folles" di Jean Poiret. Un successo trionfale, raggiunto dopo una lunga e travagliata preparazione, sfociata nel debutto di una inedita coppia di protagonisti: Max Gaggino ed il nuovo "acquisto" Pier Paolo Gonnelli. Sei repliche in totale per un grande successo.
Nel 2002 prende corpo una vecchia idea del regista de "La cage aux folles", Enzo Ranghino, di provare a portare in scena "Taxi a due piazze", una commedia brillantissima tratta da "Run for your wife" del commediografo inglese Ray Cooney. L'incognita è data dalla necessità di mantenere ritmi elevatissimi su una trama intricata e composta da frasi non più lunghe di una riga ciascuna: un batti e ribatti frenetico, bellissimo solo a patto di rispettare le suddette esigenze dinamiche. In questa occasione la matricola Carlo Ceccon si cimenta per la prima volta in un ruolo da protagonista, a fianco dell'ottimo Pier Paolo Gonnelli. Un successone di pubblico e di critica.
Fra il 2003 e il 2004 lo Zircone mette a punto parecchi numeri di Cabaret, avvalendosi della bravura di parecchi suoi elementi ed avvalendosi delle doti canore di Ila Dave (una scoperta veramente sorprendente), e porta in scena "Cabarietà" con buon successo, tanto che l'iniziativa viene tenuta in serbo per altre occasioni. Nel frattempo si sta lavorando alla commedia di Giovannino Guareschi "Il marito in collegio", con la stretta collaborazione dei figli di Guareschi e una serie di progetti culturali a corollario. L'occasione è buona per realizzare una commedia musicale, con musiche e testi scritti ad hoc e soprattutto l'ottima Ila a cantare dal vivo. Debuttano inoltre due studenti biellesi in compagnia.
Lo spettacolo ottiene nuovamente il tutto esaurito alla prima del teatro Comunale di Cossato dove intervengono anche i figli di Guareschi, Alberto e Carlotta che si complimentano per la capacità della compagnia di celebrare in modo corretto e semplice il pensiero del padre. La pièce viene portata in scena anche nella stagione teatrale di Nichelino e addirittura a Pordenone nel settembre del 2005.
Nell'estate dello stesso anno gli attori del teatro dello Zircone occupano parti di prestigio nella Passione di Sordevolo mentre una parte di loro porta in scena, agli inizi del 2006, il poemetto cimiteriale di Tony Harrison, “V”.
Quest’ultimo lavoro nasce dalla collaborazione con il traduttore del poema Diego Siragusa, assessore alle Finanze del Comune di Biella. Una prova assai diversa dal solito clichet dello Zircone, che comunque richiama un notevole numero di pubblico e una buona critica, grazie anche all’ottimo lavoro di interpretazione di Carlo Cantone e Claudio Perino. Anche in questo caso continua l’inserimento di giovani ragazzi nella compagnia.
Il 2007 vede lo Zircone impegnato in un testo di due autori contemporanei romani: Mauro Cattivelli e Paolo Quattrocchi. “Attento alla Cioccolata, Callaghan!” è un giallo dell’assurdo che vedrà alla sua “prima” la presenza dei due autori appositamente saliti da Roma per l’evento. Nel più roboante stile Zircone, lo spettacolo, già frizzante di suo, viene arricchito con corposi contenuti video e musicali, con un grosso successo di pubblico e numerose repliche anche fuoriporta: Bruino (TO), Vimodrone (MI), Chieri (TO), ecc...
Ancora un tuffo in un diverso tipo di teatro nel 2008 con la Biografia di "Sandrùn", artista, barbone di Biella. L’idea era quella di regalare ai biellesi un pezzo della loro “storia” e dall’apprezzamento del pubblico, lo Zircone sembra aver centrato l’obbiettivo. Pur recitato in minima parte anche in dialetto biellese lo spettacolo si è aggiudicato il primo premio come miglior testo inedito (Carlo Ceccon) e il secondo premio come miglior attore protagonista (Claudio Perino) alla rassegna “Il palcoscenico del canavese”
Il 1° aprile 2010 con oltre 450 spettatori presenti avviene il debutto di “E’ una caratteristica di famiglia” al teatro Comunale di Cossato. Un ritorno alla commedia brillante di Ray Cooney con il debutto alla regia a di Carlo Ceccon.
Stesso filone nel 2012 con un’altra commedia brillante, “Colto in Flagrante”, in due atti del famoso commediografo inglese Derek Benfield, ambientata in una bella villa situata in una piacevole zona residenziale dell’Inghilterra. La pièce era un divertente gioco basato sugli scambi di persona e su continui equivoci e malintesi, ingredienti fondamentali per garantire al pubblico divertimento e risate.
Intanto comincia un sodalizio con il Comitato Carnevale di Chiavazza, gestore del teatro parrocchiale e Lo Zircone viene invitato a stabilirsi nel locale. Le attrezzature acquistate durante gli anni e l’esperienza tecnica diventano così fondamentali per rinnovare il teatro e dargli nuova vita artistica.
Succede però che nella stessa estate del 2012, due amici, Mauro e Carlo, decidono di inventare un possibile spettacolo , integrando la voglia di scrivere di Carlo, la voglia di suonare di Mauro, e la passione di entrambi per la poetica di Fabrizio de André. Succede che una sera, a casa di un amico, Carlo gli mostri una bozza di uno dei capitoli, giusto per chiedergli che ne pensasse. Succede che l'amico di Carlo si chiami Massimiliano. A questo punto, chi conosce Massimiliano cosa pensa che succeda? Succede che un tarlo inizia a lavorare nella sua mente, si fa strada, diventa idea, diventa progetto, diventa sogno, diventa sondaggio tecnico, diventa azione, diventa vulcano! Così, un'idea nata per gioco, o per caso, nell'estate del 2012, nel giro di due anni diventa spettacolo.
E il 2014 debutta infatti “Donna Faber” la più grade produzione a quel momento del Teatro dello Zircone, dove l’omaggio alle figure femminili cantate da Fabrizio De Andrè comincia una toureè che vede il suo momento più significativo nella replica alla vecchia darsena di Genova, città natale del compositore.
Nel 2016 grazie ad un intenso testo scritto dal biellese Fredinando Crini, lo Zircone pone l’attezione sulla strage di Srebrenica, raccontando la tristezza della guerra di Bosnia Erzegovna. Altro importante momento per la compagnia biellese è rappresentato da una replica fatta oltre frontiera nel paese svizzero di Bioggio al cospetto di reduci della guerra.
Finalmente si arriva al 2017 per i festeggiamenti dei primi 20 anni del teatro dello Zircone…ma questa è una storia ancora da scoprire!
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