Il marito il collegio è una commedia umoristico - sentimentale tratta dall'omonimo romanzo del grande Giovannino Guareschi.
La storia narra, nel più tipico stile guareschiano, le vicende di una famiglia nobile, decaduta, ma soprattutto mantenuta da uno zio burbero e ricco, che per amore della nipote Carlotta sopporta il resto della famiglia e lo stillicidio di denaro richiesto dall'uso della nobiltà.
Esasperato, lo zio finisce per porre un ultimatum alla nipote: deve trovare marito entro tre giorni, pena la chiusura dei cordoni della borsa. Meglio ancora: dovrà procurarsi un marito e pure un erede in tempi ristretti. Il panico si diffonde nella famiglia, finché non fa capolino un loro vicino di casa, un poveraccio dall'animo candido che verrà travolto dagli eventi ma che finirà per travolgere a sua volta l'intera famiglia...in un finale bizzarro quanto lieto.
L'ideatore di Peppone e Don Camillo è stato uno dei più importanti intellettuali civili italiani del Novecento, attività che lo ha contraddistinto sia come uomo sia come giornalista e scrittore.
Nato nel 1908 nel parmense, inizia giovanissimo a fare il giornalista nella città emiliana ma emigra in altrettanta giovane età a Milano.
Povero e solo ma dall'animo forte e difficilmente influenzabile, inizia a scrivere per la rivista umoristica dell'epoca, il "Bertoldo", non curandosi affatto delle possibili reazioni del regime fascista allora dominante in Italia (che anzi Guareschi non perde occasione di sbeffeggiare). Sono gli anni trenta, quelli del pieno plebiscito, sul piano popolare, del regime.
Gli effetti di questa "militanza" indesiderata si fanno però presto sentire. Scoppia la seconda guerra mondiale; l'Italia adotta, scimmiottando la Germania nazista, una politica espansionista, ma anche razzista e sempre più intransigente nei confronti delle voci di dissenso.
Lo scrittore subisce quindi una traumatica sorte: catturato e incarcerato, nel 1943 viene deportato in Germania e poi in Polonia.
Dopo due anni di Lager torna in Italia e fonda "Il Candido", un altro settimanale di satira. Malgrado la brutta esperienza della carcerazione e del campo di concentramento, la lingua dello scrittore non si è certo ammorbidita. Sul Candido conduce battaglie antigovernative e "antipolitiche", senza però risparmiare neppure la fazione comunista e di sinistra.
Nel 1954 è di nuovo agli arresti, con la scusa di aver pubblicato compromettenti lettere (poi risultate false), dell'allora Presidente del consiglio Alcide De Gasperi.
Nel frattempo aveva dato vita con "Mondo Piccolo" alla saga di Don Camillo e Peppone, figure contrapposte di due tipiche anime dell'Italia post bellica. Don Camillo, infatti, rappresenta la figura dell'antifascista furbo e rispettoso dello "status quo", mentre Peppone è un sindaco comunista ortodosso, petulante, ma sostanzialmente buono.
Dai romanzi, che vedono protagonisti i due personaggi, sono stati tratti in seguito anche numerosi films.
Ad ogni modo, a fronte del grande successo popolare, critica ed intellettuali tendono a snobbarlo, a causa soprattutto della semplicità di linguaggio utilizzata e di una certa patina di ingenuità che pervade i suoi scritti.
Dietro l'umorista si nasconde tuttavia un uomo che ha dovuto soffrire disagi, umiliazioni, dolori e tradimenti (girò anche la voce, priva di fondamento, che fosse finanziato dalla Cia).
Molti tra i suoi più toccanti racconti sono in realtà trasposizioni di fatti reali che hanno inciso la sua anima fin nel profondo.
Successivamente, per fortuna, fu ampiamente "sdoganato".
La rivista "Life" riconobbe il suo fondamentale contributo e lo definì come "il più abile ed efficace propagandista anticomunista in Europa", mentre Indro Montanelli ha più volte elogiato l'uomo e l'amico, fino ad affermare: "C'è un Guareschi politico cui si deve la salvezza dell'Italia. Se avessero vinto gli altri, non so dove saremmo andati a finire, anzi lo so benissimo".
Giovannino Guareschi è infine morto a Cervia il 22 luglio 1968.
Regia
Max Gaggino, Carlo Cantone
Musiche
Efrem Urro, Carlo Ceccon , Max Gaggino
Cantante
Ila Dave
Trucchi
Andrea Fappani, Dora Piccioni, Elisabetta Morlino,
Sabrina Avanzi
Luci
Claudio Defilippi
Suoni
Efrem Urro
Acconciature
Max Gaggino, Sabrina Avanzi
Carlotta............... Rossana Rappoldi
Camillo................ Carlo Ceccon
Donna Leo.......... Sabrina Avanzi
Zio Casimiro....... Carlo Cantone
Guareschi........... Massimiliano Gaggino
Prete.................... Enzo Ranghino
Controllore......... Enzo Ranghino
Filet....................... Alberto Coda
Edo....................... Claudio Perino
Robinia................ Sandra Prina Mello
Giusmaria........... Albino Zanon
Elisabetta............ Elena Rigola
Segretario........... Alberto Ricchiuto
Michelino............ Alberto Ricchiuto
19 maggio 2004 - Teatro Comunale - Cossato (BI)
22 maggio 2004 - Teatro Erios - Vigliano Biellese (BI)
29 maggio 2004 - Teatro Superga, Via Superga 44 - Nichelino (TO)
10 luglio 2004 - Anfiteatro Auditorium - Gaglianico (BI)
17 settembre 2005 - Auditorium - Pordenone
22 ottobre 2005 - Teatro parrocchiale - Pavignano (BI)
30 ottobre 2005 - Teatro Don Minzoni - Biella
21 maggio 2006 - Teatro Comunale - Moncalvo (AT)
02 giugno 2006 - Teatro Comunale - Fontanelle (PR)
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